Cerca nel blog

Visualizzazioni totali

sabato 17 dicembre 2011

President Barack Obama visita la Republica Isole Sparse Venezia

sabato 10 dicembre 2011

Trace letare arte: DIZIONARI VENETI

Trace letare arte: DIZIONARI VENETI: Ricerca e segnalazione a cura di Mireille Vezzoni della Biblioteca di Nizza. http://www.lexilogos.com/venitien_dictionnaire.htm Diction...

giovedì 6 ottobre 2011

ARCHEOLOGIA: Mirielle Vezzoni Studi, ricerche, traduzioni.

ARCHEOLOGIA: Mirielle Vezzoni Studi, ricerche, traduzioni.: Ricerche e studi a cura di Mireille Vezzoni schiaccia su questi link Le rotte dai paesi Baltici alla Grecia. Le rotte Venete dell'Ambr...

martedì 23 agosto 2011

ARCHEOLOGIA: CIVILTA' MINOICA ALLA SCOPERTA

ARCHEOLOGIA: CIVILTA' MINOICA ALLA SCOPERTA: dal Sito http://stimulus.u-bourgogne.fr/D001/200/700.htm Nel 1967, i primi risultati di uno scavo di Akrotiri, sull'isola di Santorini, l...

Perasto Cerimonia 2007


venerdì 19 agosto 2011

AGENZIE ISOLE SPARSE VENEXIA: PARIGI GALAN ISCRIVE LE PALAFITTE DEL 5000 a.C. Ve...

AGENZIE ISOLE SPARSE VENEXIA: PARIGI GALAN ISCRIVE LE PALAFITTE DEL 5000 a.C. Ve...: Parigi il Ministro Giancarlo Galan iscrive anche le Palafitte Veneto Lombarde nel patrimonio mondiale dell’Umanità Datate sul Lago di Varese...

martedì 26 luglio 2011

ISOLE VENEXIA ultimo atto.

Scrivere di Venezia è molto facile oppure è molto difficile, come un dramma o una farsa: Il tempo è il peggior nemico. Presente, passato o futuro? Da che parte guardare, queste Isole; dal Mare o dalla « terra-fermà »? Raccontare le glorie i fasti, celebrarla, o stendere il necrologio? Questo è l’incipit ma la conclusione è Venezia muore. Di morte lenta, una lunga agonia, come morì li vicino Adria, Spina, Aquileia, Portogruaro, Altino, Concordia. Come sta morendo l’Isola Ciossa ( Chioggia) Non per colpa di Dio, ma per precisa volontà degli uomini. Questo infinito arcipelago popolato di mille Isole che sono sempre state rifugio e protezione, scomparso l’arcipelago scomparse le Isole anche le Rialtine fra poco. Aggredite da terra, da argini, idrovore, ideologie, luoghi comuni. Fra cento duecento anni nessuno scoprirà più facilmente che le Isole Rialtine erano isole e sono state atterrate, come tutte le città Venete. La stessa meraviglia e stupore che fa oggi sapere che tra queste isole era il comando di una potente flotta che dominava fino a poco più di duecento anni fa le rotte da e per Costantinopoli. Venezia è un’invenzione del genere umano che spiega l’altro lato, spiega e rende visibile fisicamente l’uomo sull’acqua, erede millenario dei palafitticoli Sparsi nella grande laguna dei Sette Mari, la lag-una (grande e unica) degli Avi/e, una laguna che godeva di di due alte e due basse maree al giorno fino ed oltre Mantova. Una Laguna di acqua dolce, trasparente, chiara, fresca. Laguna « Dove si stende come una lama » « e sol d’estare tal volta esser grama » racconta Dante Alighieri nel XX° canto della prima cantica, mentre s’inoltra verso Venezia a vedere e descrivere ciò che a nessuno poteva esser mostrato per essere divulgato. Violato il segreto fine della millenaria storia Veneta – Veneziana. Violata Corcira, violata il principio di guardare e cogliere i generosi e grandi frutti dalla pandora dell’ »Oceano Straboniano » Venezia si commiata piano piano, con i popoli che l’abitarono, dal palcoscenico del mondo.

domenica 26 giugno 2011

domenica 22 maggio 2011

Anni 60 Vs Konserva - Mashup Twist Remix (Pavone, Celentano, Morandi, Li...

Itinerario Antonini III s.d.c. Sette Mari da Altino a Ravenna

VENEZIA - Esisteva una Venezia preistorica?
tempo di lettura previsto 4 min. circa
La regione compresa fra le Alpi e l´Adriatico e delimitata dall´Adige ed dal Timavo è stata abitata fin dal Paleolitico: prima dagli Ibero-Liguri, poi dagli Euganei, finché prevalse la popolazione dei Veneti, da cui appunto è denominata Venetia.

Terra boscosa e fertile, dove i pioppeti della pianura si mescolano con pini e cipressi in riva al mare, popolata da selvaggina locale a cui d'autunno ed in primavera s'associavano le specie migratorie in transito, in precoce e proficuo contatto con Celti, Greci ed Etruschi era senza dubbio la zona più ricca della Val Padana, sulla quale fiorirono molte leggende: si diceva che il carro di Fetonte fosse precipitato nel Po, che le isole di questo fiume avessero spiagge d´ambra, che i troiani fuggiaschi avessero fondato nuove città: Padova, Adria, Spina. A riprova di tanta civiltà gli scavi hanno reperito coppe, vasi, dischi di corno, tripodi, bacili, fibule, monete e poiché indubbiamente il mare era il veicolo primo di tutte le ricchezze, c´è sempre stata la convinzione che la laguna di Venezia, a quei tempi interamente salmastra, una specie di paradiso terrestre, ancora sgombro dai depositi limacciosi del Po e dell´Adige, fosse il centro vivo di tutto.

Torcello in particolare, doveva essere la sede privilegiata d'un tempio dedicato alla dea delle acque, mentre il famoso battistero che fiancheggia la cattedrale fa pensare ad antichi riti. È quello che sostiene il parroco, don Rosolino Scarpa, mostrando la piccola costruzione a pianta centrale ritrovata alla sinistra dell´altare maggiore della Cattedrale. Poteva essere un´antica "casa dei morti" secondo gli usi dell´antica civiltà minoica. In questo spazio sono diligentemente conservati i reperti che fanno pensare all´antico culto: una splendida testa muliebre con una margherita in fronte e collare celtico, una colonna per le libagioni, cava perché il liquido potesse scorrere all´interno, un´altra per bruciare profumi, lastre di marmo romanico in cui riaffiorano antichi bassorilievi di barche.Si tratta del culto di Iside? O di Frigg, la sposa di Odino, che trasporta i defunti appunto su lunghe barche? Già Tacito mostrava di confondere i due culti! Ma potrebbe essere Afrodite Euploia, la patrona della navigazione, in seguito romanizzata col nome di Venere. Nome che sarebbe suggestivo collegare a Venezia! In realtà gli scavi stratigrafici condotti in quest'isola tra il 1961-62 hanno messo in luce lavori di rafforzamento ed innalzamento del suolo paludoso fin dai tempi degli antichi romani, ma nulla prova l´esistenza di insediamenti stabili prima dell´alto medioevo e tutti i reperti di cui sopra potrebbero venire dalla terraferma ed essere stati trasportati soltanto molto più tardi!

Certamente da tempo immemorabile la popolazione delle isole viveva di pesca, raccolta del sale e trasporti e l´Itinerarium Antonini, datato III sec. d. C. parla di una via endolagunare che percorreva la fascia costiera adriatica, tanto che da Ravenna ad Altino si viaggiava attraverso i "Sette Mari", come erano chiamate le lagune.

Erodiano, autore di una "Storia dell´impero romano dopo Marco Aurelio", descrive il viaggio di alcuni corrieri romani che si recano da Aquileia a Ravenna per raggiungere l´imperatore Massimo Pupieno e recargli la notizia dell´uccisione di Massimino.
Secondo lo storico al loro passaggio si aprono le porte di numerose città ed il popolo accorre agitando rami d´alloro... ma si dimentica i nomi di questi agglomerati urbani. Così se la leggenda fa intuire l´esistenza d´una Torcello opulenta, porto sicuro per le navi d´Oriente, i materiali restituiti dagli scavi risalgono tutti alla colonia romana d´Altino, facendo pensare più ad un'eventuale località di villeggiatura che ad un centro indipendente.

Un commentatore di Virgilio del IV secolo, Servio, fa già riferimento ad una popolazione della laguna Veneta che vive di trasporti marittimi e fluviali. La testimonianza più completa in merito può essere considerata la lettera di Cassiodoro, già ministro di Teodorico, scritta sotto il regno di Vitige, nel 536 o 540. Siamo ormai all´alba del medioevo. Certo il traffico di vino ed olio dall´Istria e Ravenna è descritto come un´attività ormai consolidata dalla tradizione. Ma di qui alla certezza che si vivesse in questo modo fin dalla preistoria il passo è lungo e contrastato. Il paesaggio descritto da Cassiodoro è antico: case assomiglianti a nidi d´uccelli acquatici, come erano appunto le palafitte; abitanti dediti alla pesca ed all´estrazione del sale, barche trasportate con le funi, che sembrano scivolare sui prati.

Tutto molto affascinante, ma anche dimesso. Nulla che giustifichi le antiche leggende. Se la data tradizionale della fondazione di Venezia il 25 marzo del 697 va spostata, non arriviamo prima di Roma. Resta sempre aperta comunque l'affascinante possibilità che una civiltà più antica sia esistita e non abbia potuto lasciare traccia proprio per la natura stessa del fondale lagunare, in perenne e continuo movimento.

Per contattare l´autrice dell´articolo:

Dottoressa Mary Falco Via Marco Polo, 6 30126 Lido di Venezia. http://www.mary142.supereva.it

martedì 17 maggio 2011

ISOLE UNIE, Asinello, Cherso Osor Ustrine

Isola UNIE 12 13 maggio 2011 navigazione da Porek a Unie Navigazione notturna.

http://www.morsko-prase.hr/kvarner/kvarner3-i.htm

13 14 maggio 2011 Asinello

http://www.morsko-prase.hr/kvarner/kvarner1-i.htm

Osor ore 17,oo apertura ponte  per  Ustrine 14 15 maggio 2011

http://www.imondonauti.it/itinerari/una_settimana_nellisola_di_cherso.htm





http://it.wikipedia.org/wiki/Unie



In questa pagina è presente un elenco di nomi di località e isole della splendida Dalmazia e,inoltre,un elenco di dei nomi delle isole (e relative località) della costa occidentale istriana e del Carnaro:
ZARA (ZA-provincia di) (Zadar) e località del proprio retroterra sotto la sovranità del Regno d'Italia: Barcagno=/; Boccagnazzo=Bokanjac; Borgo Erizzo=Arbanasi?; Malpaga=Dracevac; Cerno=Crno; Puntamica=Ostri Rat; Stani=/; Battara=Jancic; Spada=Brodarica; Ceraria=/; Lagosta (su is. Omonima- Prov.di Zara)=Lastovo; Cazza(su is.omonima); Pelagosa(su is.om.); Portorosso (Priestaff ?)=/; San Pietro=/;
ARCIPELAGO DI PELAGOSA (Provincia di Zara): Pelagosa Grande (0.2 Kmq); Pelagosa Piccola (lunga 400 mt); Caiola (lunga 180 mt); Pampano; Mauzzi; Sasso di Tramontana; Sasso d'Ostro.
CHERSO-località site sull'isola: San Giovanni di Caisole=/; Faresina= Porozina; Filosici=Filozici; Caisole=Beli; Dragosetti della Faresina= Dragozetici; San Pietro=Sv. Petar; La Sella=Predoscica; Acquette= Vodice; Smergo=Merag; Madonna di San Salvatore=Sv. Spas; San Vito=Sv. Vid; Cherso=Cres; San Cosmo=/; Madonna del Lago=/; San Giovanni della Vigna=Loznati; Pernata=Pernat; Vallon di Cherso=Valun; Aquilònia=Orlec; Sbisina o Sbissina=Zbisina; Lubenizze=Lubenice; Villa Vrana=Vrana; San Rocco=Sv. Rok; San Martino in Valle=Martinscica; San Pietro di Mezzavia=Sv. Petar; San Giovanni di Cherso=Stivan; Bellei= Belej; Ustrine=Ustrine; S.Agostino=/; Plat=Plat; Ossero=Osor; Lose= Loze; San Giovanni=Sv. Ivan; Smrecie=/; Punta Croce=Punta Kriza; Peschi=Peski; S.Andrea=Sv. Andrija; Lusare=Luzare; Draga=Pogana?;
LUSSINO-località site sull'isola: Neresine=Nerezine; San Giacomo=Sv. Jakov; Lùcizza=Lucica; Lischi=Liski; Chiusi Lussignano=Cunski; Cigale=Cikat; Lussinpiccolo=Mali Losinj; Lussingrande=Veli Losinj; Crivizza=Krivica;
UNIE-località site sull'isola: Unie;
SANSEGO-località site sull'isola: San Pietro de' Nembi;
Isole del Carnaro sotto il Regno d’Italia: Cherso=Cres; Lussino=Losinj; Galiola=Galiula (vicino Unie); Levrera=Zeca (vic.Cherso); Unie=Unije; Canidole Grande=Vele Srakane; Canidole Piccola=Male Srakane; Sansego=Susak; Asinello=Ilovik; San Pietro=Sv.Petar; Ciuttin Grande=Veli Cutin; (est Cherso); Trestenico=Trstenik (est Cherso); Oruda=Oruda; Palazzuoli=Palacol; Oriole Grande=Vele Orijule; Oriole Picc.=Male Orijule; /=Trasorka; Capra=Kozjak; Gruizza=Hrid Grujica; Scoglio delle Monache=Koludarc (Ovest Lussino); Mortar= Murtar; /=Zabodaski; /=Skoljic; Scarmonciel o Samuncel=Samuncil (vic. Unie); Visocchi=Visoki; Zaglava=Hrid Zaglav;
Isole istriane (costa occidentale e meridionale): San Nicola=Sv. Nikola (Parenzo); Santa Brigida=Frzital; Pietra di Mezzo=/; Bianco=Bili; Diamanti=/; Orada=/; Altese=Altijez; Botassél= Butaceja; Zòntolo= Zontuja; Regata=Regata; Sarafél=/; Càlbula=/; Barbaràn=/; /=Veliki Skolj; Isola Caterina=Otok Katarina; Sant’Andrea o Isola Rossa=Crveni Otok; Maschin=Maskin; San Giovanni=Sv.Ivan; S.Giovanni in Pelago= Sv.Ivan na Pucini; Astorga=Sturag; Scoglio Dell’Asino o del Samier=/; Scoglio Montauro=/; Scoglio Piroso (Grande e Piccolo)=Piruz; San Giorgio =Sv.Juraj; Lungo=Lunga; Conversada=Koversada; Figarola= Figarola; Scogli Due Sorelle=Vl. e Ml. Sestrice; Porer=Hrid Porer; Brioni Maggiore= Veli Brijuni; Brioni Minore=Mali Brijuni; Gazza=Gaz; Cabula=Kabula; San Marco=Sv.Marko; Scoglio Toronda=Okruglijak o Obljak; Zumpin Grande= Supin; Zumpin Piccolo=Supinic; Scoglio Gallia=Galija; Vanga=Vanga o Krasnica; Gronghera=Grunj; Sc. Madonna del Deserto=Madona o Pusti; Sc.Orzera=Vrsar; Sc.San Gerolamo o Capraria=Jerolim; Sc. Cosada= Kotez o Kozada; Sc.Sant’ Andrea= Andrija (Porto di Pola); Sc.Santa Caterina=Katarina (P. di Pola); Sc. Olivi=/(P. di Pola); Veruda o Madonna di Veruda=Veruda; Sc. delle Bisse=Fraskeric; Sc.Frascher=Frasker; Porer=Hrid Porer; Fenoglia (o Felonega?)= Fenoliga; Secca dagli Albanesi=Plic Albanez; Fenera=Fenera; Sc.Sorzer=Solcovaz; Sc.Cielo=Ceja; Sc.Trombolo=Trumbuja; Sc.Marina=Bodulas; Sc.Pomer=/; Sc.Zuccon=Cukon; Lévano Grande=Veliki Levan; Lévano Piccolo=M.Levan;
Località retroterra zaratino,dalmata e isole dalmate(già territorio del Regno di Jugoslavia): Porto Re=Kraljevica; Cirquenizza=Crikvenica; Novi del Vinodol=Novi Vinodolski; Jablanaz=Jablanac; Carlopago=Karlobag;  Obrovazzo=Obrovac; Bencovaz=Benkovac;  Novegradi=Novigrad; Zaravecchia=Biograd; Scardona=Skradin; Almissa=Omis; Vodizze=Vodice;  Peterzane Inf. e Sup.=Petrcane; Cosino=Kozino; Dicolo=Diklo; Serava=Zerava; Polacca= Poljak; Grue=Grusi; Brisi=Brig; Vissochiane=Visocane; Brissevo= Brisevo; Murvizza=Murvica; Smoccovich=Smokovic; Babindub=Babin Dub; Bibbigne= Bibinje; Lisica=/; Selca=Selce; San Cassiano=Sukosan; Berberio=Bribir; Ponti di Bribir=Bribirske Mostine; Trau=Trogir; Nona=Nin; Castel Abbadessa= Gomilica; Gravosa=Gruz;  Castel Cambio=Kambelovac; Clissa=Klis; Canali=Konavli; Castel Vitturi=Luksic;   Punta Loni=Lun; Macarsca= Makarska; Bossoglina=Marina; Molini di Breno=Mlini;  Zemonico=Donij Zemunik; Slosella=Pirovac; Rogosnizza=Rogoznica; Spalato=Split; Castelvecchio=Kastel Stari;  Sebenico=Sibenik; Castelli=Kastela; Clissa=Klis; Capocesto=Primosten; Porto Toledo=Ploce; Metcovich= Metkovic; Brella=Donja Brela; Ragusa=Dubrovnik; Ragusavecchia= Cavtat; Castelnuovo=Hercegnovi; Risano=Risan; Antivari=Bar; Dulcigno=Ulcinj; Budua=Budva; Santo Stefano=Sveti Stefan; San Giovanni di Medua=Shengjni (Albania); Alessio=Lezha (Albania);
CARNARO E DALMAZIA (altre isole già appartenenti al Regno di Jugoslavia): Veglia=Krk; Pervicchio=Prvic; San Gregorio=Sv. Grgur; San Marco=Sv.Marko; Plàuno o Plaunig=Plavnik; Plàuno Picc.=Mali Plavnik; /=Kosljun(davanti Punat); /=Zec; /=Galun; /=Kormat; Golli (o Calva)=Goli; /=Hrid Mali Goli; Arbe=Rab; /=Mamon; /=Mag; Selve= Silba; Ulbo=Ulib; /=Morovnik; /=Planik; Pago=Pag; /=Dolin; /=Dolfin; Scherda=Skrda; Maon=Maun; Premuda= Premuda; Scarda=Skarda; Isto=Ist; Melada=Molat; Tramerca=Tramerka; Isola Grossa(o Lunga)=Dugi Otok; Eso=Iz; Rava=Rava; Sestrugno=Sestrunj; Ugliano=Ugljan; Pasman=Pasman; Puntadura=Vir; Incoronata=Kornat; Lavernata=/; Laussa=Lavsa; Zut=Zut; Murter=Murter; Capri=Kaprlje; Zuri=Zirje; Zlarino=Zlarin; Zirona=Drvenik; Zirona Piccola=Mali Drvenik; Solta=Solta; Bua=Ciovo; Brazza=Brac; Lesina= Hvar; Torcola=Scedro; Lissa=Vis; Busi=Bisevo; Sant’Andrea=Svetak; Pomo=Jabuka; Pelagosa= Palagruza; Cazza=Susac; Cazziol=/; San Giorgio=/; Marchiara=Markiara; Scogli Lagostini=/; Làgosta=Lastovo; Curzola=Korcula; Sabbioncello= Peljesac; Meleda=Mljet; Curbabella=Kurbavela; Isole Spalmadori= Pakleni Otoci; Spalmadori=Pakleni; Giuppana=Sipan; Mezzo= Lopud; Calamotta= Kolocep; Lacroma=Lokrum;
Località situate sulle isole del Carnaro e della Dalmazia appartenenti al Regno di Jugoslavia: Bascanuova=Baska (isola di Veglia); Castelmuschio= Omisalj (is. Veglia); Cittavecchia=Starigrad (is. Lesina); Gelsa=Jelsa (is. Lesina); Grocote=Grohote (is. Solta);
ISOLE ALBANESI: Saseno=Sazanit;
ISOLE GRECHE: Merlera=Erikoussa; Fano=Othonoi;



venerdì 4 febbraio 2011

IL VENETO IL PO L'AESIS E LE ISOLE SPARSE


Precedentemente, secondo Tolomeo (II sec. d.C.), il territorio compreso tra il Rubicone e la città di Piacenza aveva l'appellativo di Gallia Togata, perché i Galli, Senoni e Boii, abitatori di questi luoghi, essendo venuti in contatto con la civiltà romana, ne avevano assorbito le abitudini.
L'Alberti traccia poi i confini della suddetta Romagna:
Sarà adunque la sua lunghezza dalla Foglia al Panaro; e la larghezza dal monte Apennino al mar Adriatico, et etiandio la Padusa palude di quà dal Pò, e oltra al Pò, le paludi de' Veronesi, e Padoani, infino alle Fornaci con parte del mare Adriatico dal Settentrione.
La scinde infine in due parti: la Romagna Cispadana e la Romagna Transpadana o di là dal Po.
I confini della Romagna Transpadana sono:
Dall'Oriente il mare Adriatico, cominciando da Primaro, e trascorrendo alle Fornaci. Et quindi seguitando, le paludi de' Padoani, Vicentini, e Veronesi, dal Settentrione, et parte dell'antidette paludi infino al Po': dall'Occidente, e dal Mezogiorno esso Po'.
Scrivono, secondo l'Alberti, Polibio (201-120 a.C.), Livio (59 a.C.-17 d.C.) e Plinio (23-79 d.C.) che essendo diventati gli Hetrusci molto potenti, attraversarono l'Appennino e si stanziarono in tutta la Romagna, di qua e di là dal Po, tranne le ISole Sparse, presso i sette  mari interni endolagunari, abitati dagli Isolani Veneti venuti dalla Paflagonia associati agli indigeni.