Pietro Barbo fu creato vescovo di Vicenza il 16 giugno 1451 (nello stesso giorno in cui ottenne il passaggio al titolo cardinalizio di S. Marco), ma non soggiornò molto tempo in quella città.
LA REPVBLICA VENEXIA DE MAR RIVENDICA LA PROPRIETA' DE Palazzo Venezia in Roma
– roba tolta va deolta – lo dise Renato De Paoli de la Republica Venexia de mar endolaguna.
La facciata di via del Plebiscito presenta un notevole portale affiancato da colonne corinzie; nell'angolo sinistro un rilievo di marmo con il leone di S. Marco, dono del 1922 della città di Venezia.
Fu il primo palazzo rinascimentale edificato a Roma nel 1455 per il cardinale veneto Pietro Barbo, divenuto poi papa con il nome di Paolo II.
Il portale, attribuito a Giovanni Dalmata (Sculptor, ca.1440 W 1510) ( Ivan DUKNOVIC dit Giovanni DALMATA )
(Trau, vers 1440 - Ancone ?, vers 1510 ) mostra il sigillo dei Barbo.
Il Palazzo di Venezia, considerato la prima grande opera rinascimentale di architettura civile a Roma, si trova nel lato ovest di Piazza Venezia ed ha come limiti via del Plebiscito, via degli Astalli, via di S. Marco e piazza di S. Marco; si presenta come una costruzione imponente ma armonica.
Splendido il cortile interno il cui ordine delle colonne, tuscaniche al primo piano e ioniche e corinzie al secondo ricorda gli archi del Colosseo.
Nell'interno, la Sala Regia ha tracce di pitture di Donato Bramante e la Sala del Mappamondo è decorata dalle classiche prospettive di Andrea Mantegna .
Palazzo Venezia si trova sul lato occidentale dell' omonima piazza.
IL progetto viene attribuito a Leon Battista Alberti.
Il palazzo venne ceduto nel 1564 alla Repubblica Veneta e adibito come sede degli ambasciatori Veneti. (Copyright 2006 Aurelia Garden B&B )
Dal XVI secolo vi alloggiarono (perchè ne divenne proprietaria la Republica Venexia n.d.r.) gli ambasciatori della Republica Venexia.
Il balcone risale al 1714. (REPUBLICA VENEXIA)
Dopo il trattato di Tolentino - Lioben - Campoformio 1797 se ne appropriò indebitamente l'Austria e ne fece la sua ambasciata. Gli Asburgo ne modificarono la facciata sottoponendola ad una modifica stilistica nel 1856-59 (per cercare di mascherare la vera propietà del palazzo gli stilemi Veneti furo mascherati o adirittura tolti dagli Asburgo )
Nel 1797 fu sede dell'ambasciata austro-ungarica presso il Vaticano.
Palazzo Venezia venne destinato a sede del Museo quando, nel 1916 passò in possesso dello Stato italiano.
Nel 1911, per ( cancellare la memoria Veneta) con la scusa di fare il monumento a Vittorio Emanuele II sul lato di fondo della Piazza Venezia, venne spostato l'intero edificio del "viridario" di papa Barbo, che faceva angolo col prospetto principale e che fu ricostruito con le sue pietre, i suoi marmi e i suoi chiostri perpendicolarmente al fianco sinistro del palazzo.
Nel 1916 il palazzo venne rivendicato (impropriamente ) dall'Italia e passò provvisoriamente al governo italiano, oggi è sede del Museo di palazzo Venezia ma è rivendicato dalla Republica Venexia de mar endolaguna - 8 giugno 2008.
La Sala Regia ha pitture di Donato Bramante e la Sala del Mappamondo è decorata dalle classiche prospettive di Andrea Mantegna.
Piazza Venezia è considerata il centro dell'Urbe di Roma per la sua posizione geografica, in essa vi confluiscono le principali arterie della città ed è dominata dalla maestosa mole di palazzo Venezia.
Il palazzo risulta dopo molte manomissioni, una fortezza sul piano superiore, mentre le fnestre a croce guelfa mostrano gli elementi rinascimentali, sulla facciata spiccano i contorni merlati e la torre angolare. I due portali che guardano direttamente sulla piazza uno mostra il sigillo dei Barbo e l'altro è su via Plebiscito, entrambi vengono attribuiti a Giovanni Dalmata
Il Museo accoglie dipinti dal XIII al XVIII sec., sculture in marmo e in legno, bronzi, terracotte, ceramiche, porcellane, argenterie, stoffe, sigilli, medaglie, vetri, arazzi, smalti ecc.
Nell'interno, la Sala Regia ha tracce di pitture di Donato Bramante e la Sala del Mappamondo è decorata dalle classiche prospettive di Andrea Mantegna.
Oggi il Palazzo è sede del Museo del Palazzo Venezia, dell'importantissima Biblioteca dell'Istituto di Archeologia e di Storia dell'Arte.
Nel passato la piazza era molto più modesta, divisa in due piazzette da Palazzetto Venezia Trovandosi in un punto strategico tra le Roma medievale e rinascimentale
La piazza davanti a Palazzo Venezia collegava la Via Papalis dal Vaticano al Laterano con la Via Lata , che da Porta Flaminia portava al centro della città. Sulla piazza, al posto dell'odierno palazzo delle Assicurazioni, si trovava la bottega d'arte di Michelangelo . La decisione di costruire sul fianco del Campidoglio il monumento a Vittorio Emanuele II provocò la distruzione della piazza papale per dare vita al nuovo centro politico-morale della nuova Italia. La nuova sistemazione, frutto di demolizioni e ricostruzioni, riflette la nuova ideologia di grandiosità e la volontà di creare il mito della "terza Roma" sui resti della Roma imperiale e di quella papale.
Informazioni
( call center ) Tel. +39 06 32810
Museo-Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Romano
Tel. +39 06 699941
Aperto tutti i giorni, dalle 8.30 alle 19.30,
chiuso il lunedì, 1 gennaio, 25 dicembre
La biglietteria chiude un'ora prima.
Bus
492, 571, 630, 715, 716, 780, 781, 810, 916
Via del Plebiscito 118
Telefono 06.32810 06.6780131
Apertura: 8.30-19.30 chiuso il lunedì
Ingresso: Euro 4 ridotto E 2
Gratuito fino a 18 anni e oltre i 65
Accessibilità disabili: su richiesta
Come arrivare: bus 64 da Termini con fermata davanti al Museo
LA REPVBLICA VENEXIA DE MAR RIVENDICA LA PROPRIETA' DE Palazzo Venezia in Roma
– roba tolta va deolta – lo dise Renato De Paoli de la Republica Venexia de mar endolaguna.
La facciata di via del Plebiscito presenta un notevole portale affiancato da colonne corinzie; nell'angolo sinistro un rilievo di marmo con il leone di S. Marco, dono del 1922 della città di Venezia.
Fu il primo palazzo rinascimentale edificato a Roma nel 1455 per il cardinale veneto Pietro Barbo, divenuto poi papa con il nome di Paolo II.
Il portale, attribuito a Giovanni Dalmata (Sculptor, ca.1440 W 1510) ( Ivan DUKNOVIC dit Giovanni DALMATA )
(Trau, vers 1440 - Ancone ?, vers 1510 ) mostra il sigillo dei Barbo.
Il Palazzo di Venezia, considerato la prima grande opera rinascimentale di architettura civile a Roma, si trova nel lato ovest di Piazza Venezia ed ha come limiti via del Plebiscito, via degli Astalli, via di S. Marco e piazza di S. Marco; si presenta come una costruzione imponente ma armonica.
Splendido il cortile interno il cui ordine delle colonne, tuscaniche al primo piano e ioniche e corinzie al secondo ricorda gli archi del Colosseo.
Nell'interno, la Sala Regia ha tracce di pitture di Donato Bramante e la Sala del Mappamondo è decorata dalle classiche prospettive di Andrea Mantegna .
Palazzo Venezia si trova sul lato occidentale dell' omonima piazza.
IL progetto viene attribuito a Leon Battista Alberti.
Il palazzo venne ceduto nel 1564 alla Repubblica Veneta e adibito come sede degli ambasciatori Veneti. (Copyright 2006 Aurelia Garden B&B )
Dal XVI secolo vi alloggiarono (perchè ne divenne proprietaria la Republica Venexia n.d.r.) gli ambasciatori della Republica Venexia.
Il balcone risale al 1714. (REPUBLICA VENEXIA)
Dopo il trattato di Tolentino - Lioben - Campoformio 1797 se ne appropriò indebitamente l'Austria e ne fece la sua ambasciata. Gli Asburgo ne modificarono la facciata sottoponendola ad una modifica stilistica nel 1856-59 (per cercare di mascherare la vera propietà del palazzo gli stilemi Veneti furo mascherati o adirittura tolti dagli Asburgo )
Nel 1797 fu sede dell'ambasciata austro-ungarica presso il Vaticano.
Palazzo Venezia venne destinato a sede del Museo quando, nel 1916 passò in possesso dello Stato italiano.
Nel 1911, per ( cancellare la memoria Veneta) con la scusa di fare il monumento a Vittorio Emanuele II sul lato di fondo della Piazza Venezia, venne spostato l'intero edificio del "viridario" di papa Barbo, che faceva angolo col prospetto principale e che fu ricostruito con le sue pietre, i suoi marmi e i suoi chiostri perpendicolarmente al fianco sinistro del palazzo.
Nel 1916 il palazzo venne rivendicato (impropriamente ) dall'Italia e passò provvisoriamente al governo italiano, oggi è sede del Museo di palazzo Venezia ma è rivendicato dalla Republica Venexia de mar endolaguna - 8 giugno 2008.
La Sala Regia ha pitture di Donato Bramante e la Sala del Mappamondo è decorata dalle classiche prospettive di Andrea Mantegna.
Piazza Venezia è considerata il centro dell'Urbe di Roma per la sua posizione geografica, in essa vi confluiscono le principali arterie della città ed è dominata dalla maestosa mole di palazzo Venezia.
Il palazzo risulta dopo molte manomissioni, una fortezza sul piano superiore, mentre le fnestre a croce guelfa mostrano gli elementi rinascimentali, sulla facciata spiccano i contorni merlati e la torre angolare. I due portali che guardano direttamente sulla piazza uno mostra il sigillo dei Barbo e l'altro è su via Plebiscito, entrambi vengono attribuiti a Giovanni Dalmata
Il Museo accoglie dipinti dal XIII al XVIII sec., sculture in marmo e in legno, bronzi, terracotte, ceramiche, porcellane, argenterie, stoffe, sigilli, medaglie, vetri, arazzi, smalti ecc.
Nell'interno, la Sala Regia ha tracce di pitture di Donato Bramante e la Sala del Mappamondo è decorata dalle classiche prospettive di Andrea Mantegna.
Oggi il Palazzo è sede del Museo del Palazzo Venezia, dell'importantissima Biblioteca dell'Istituto di Archeologia e di Storia dell'Arte.
Nel passato la piazza era molto più modesta, divisa in due piazzette da Palazzetto Venezia Trovandosi in un punto strategico tra le Roma medievale e rinascimentale
La piazza davanti a Palazzo Venezia collegava la Via Papalis dal Vaticano al Laterano con la Via Lata , che da Porta Flaminia portava al centro della città. Sulla piazza, al posto dell'odierno palazzo delle Assicurazioni, si trovava la bottega d'arte di Michelangelo . La decisione di costruire sul fianco del Campidoglio il monumento a Vittorio Emanuele II provocò la distruzione della piazza papale per dare vita al nuovo centro politico-morale della nuova Italia. La nuova sistemazione, frutto di demolizioni e ricostruzioni, riflette la nuova ideologia di grandiosità e la volontà di creare il mito della "terza Roma" sui resti della Roma imperiale e di quella papale.
Informazioni
( call center ) Tel. +39 06 32810
Museo-Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Romano
Tel. +39 06 699941
Aperto tutti i giorni, dalle 8.30 alle 19.30,
chiuso il lunedì, 1 gennaio, 25 dicembre
La biglietteria chiude un'ora prima.
Bus
- 30, 40, 44, 46, 62, 63, 64, 70, 75,
492, 571, 630, 715, 716, 780, 781, 810, 916
Via del Plebiscito 118
Telefono 06.32810 06.6780131
Apertura: 8.30-19.30 chiuso il lunedì
Ingresso: Euro 4 ridotto E 2
Gratuito fino a 18 anni e oltre i 65
Accessibilità disabili: su richiesta
Come arrivare: bus 64 da Termini con fermata davanti al Museo
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