“MUSICA IN VILLA”
Ciao a tutti!!!!!!Domani sera giovedi 1 luglio concerto in onore di Franco Battiato!!!!
Gli Amici della Musica del Lago di Garda sono lieti di annunciare il secondo appuntamento di “Musica in Villa”, la rassegna concertistica che si svolge nella caratteristica cornice delle Ville antiche di Castelnuovo del Garda.
Giovedi 1° luglio alle ore 21.00, presso Villa Martinelli (Castelnuovo del Garda – Via Solferino, 4), il nostro secondo concerto sarà dedicato alla musica d’autore.
Questa volta protagonista della serata sarà Franco Battiato, una tra le personalità più eclettiche, originali e influenti del panorama artistico-musicale italiano, grazie alla performance del gruppo “Orizzonti Perduti” di Chieti.
Il gruppo "Orizzonti Perduti" nasce nell'estate 2006, quando, durante il viaggio di ritorno da un concerto di Battiato, quattro ragazzi si convincono di poter concretizzare le proprie individualità professionali dedicandosi allo studio delle opere dell'eclettico artista siciliano. Certo si tratta di una scelta coraggiosa, ma al tempo stesso affascinante, proporre un autore che è ancora "un caso" di difficile collocazione, in quanto protagonista di quel lavoro di ricerca di musica sperimentale agli inizi degli anni Settanta e che poi spazia con disinvoltura dalla composizione colta alla etnomusica, dall'opera lirica agli spigolosi suoni di frontiera, dalla pittura al cinema, ottenendo ovunque ambìti riconoscimenti. "Orizzonti Perduti" rappresenta un gruppo insolito, alla ricerca di una sonorità espressiva e sensibile, poco convenzionale, un gruppo che guarda verso una musica di grande intensità da raggiungere attraverso un percorso di avvicinamento progressivo, ma appena iniziato data la giovane età dei componenti.
Programma
INVITO AL VIAGGIO
VIA LATTEA
NOMADI
SEGNALI DI VITA
PROSPETTIVA NEVSKI
NO TIME NO SPACE
L'OCEANO DI SILENZIO
MESOPOTAMIA
GLI UCCELLI
L'ADDIO
LA STAGIONE DELL'AMORE
E TI VENGO A CERCARE
MAGIC SHOP/ STRANIZZA D'AMURI/ POVERA PATRIA
LA CANZONE DELL'AMORE PERDUTO
INVERNO
VOGLIO VEDERTI DANZARE
LA CURA
CUCCURUCCUCU
L'ERA DEL CINGHIALE BIANCO
CENTRO DI GRAVITA’ PERMANENTE
In caso di pioggia il concerto si terrà al DIM Teatro Comunale di Castelnuovo d/G Via San Martino, 4 (loc. Sandrà.
Biglietto € 5,00 – Ingresso gratuito per minorenni
Anche quest’anno, a fine concerto, sarà offerto al pubblico un buffet con gli artisti.
Confidando nella Vs. gentile collaborazione nella divulgazione dell’evento, porgiamo i nostri più cordiali saluti.
Amici della Musica del Lago di Garda
P.zza della Libertà, 4 - 37014 Castelnuovo del Garda (VR)
C.F./P.IVA: 03720600232
Info:
Tel: 388-3476176 320-0215196
045-6459972 (Biblioteca Castelnuovo d/G)
E-mail: info@amicimusicalagodigarda.it amicimusica.lagodigarda@gmail.com
Web site: www.amicimusicalagodigarda.it
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mercoledì 30 giugno 2010
domenica 27 giugno 2010
ELgrande Bosco che ciapava tuto intorno al Porto, e le Isole Sparse Tillida, San Zenon, Terazo, Torrano.
... causa no ultima del deventar granda de la Vila (isola) Porto l'è dovua al fato che l'è un importante Isola in mezo al trafico de acoa: teloneo, e ripatico schei de tasse calcolè a Porto nel 931 e catè su cosita da far vegner fora barufe fra l'episcopio e el capitolo dei canonici, calcolava 2/3 del Teloneo e del ripatico portando a prova la donazion de Dagiberto.
El Bosco l'era grando assè , intorno a Porto el rivava a "Tillida e San Zenon deMinerbe; un documento del 1204 dise ciaro che el rivava anca fin a tuto intorno a l'Isola Terazo, confinando fi a l'acoa Torrano (isola n.d.r.):
(Archivio Stato Venexia , Clero intrinseco , instrumenti antichi, registro I, c. 163 v. 1204 giugno 21, copia del 1326. Nel disegno pergamenacdeo dei secoli XIV - XV, citato sopra, nota 87, pag, 27, Castagnetti, 1976)
El Bosco l'era grando assè , intorno a Porto el rivava a "Tillida e San Zenon deMinerbe; un documento del 1204 dise ciaro che el rivava anca fin a tuto intorno a l'Isola Terazo, confinando fi a l'acoa Torrano (isola n.d.r.):
(Archivio Stato Venexia , Clero intrinseco , instrumenti antichi, registro I, c. 163 v. 1204 giugno 21, copia del 1326. Nel disegno pergamenacdeo dei secoli XIV - XV, citato sopra, nota 87, pag, 27, Castagnetti, 1976)
MENAGO ISOLA SAN ZEN CIL V 3242 CAMPIDOGLIO ISOLANO
“Il ritrovamento di cospicui resti palafitte – abitati - e/o necropoli età del bronzo lungo il paleoalveo Menago Po e romane,(vedi: altare sacrificale a Giove, Giunone Minerva sull’isola Sane Zene; vedi Altare sacrificale in memoria di Publio Hostilio Campano – VENATO givanetto amante della caccia morto a 25 anni e seppellito sull’isola Sana Vita ) segni di un fervore di vita più intenso che ai nostri giorni e perciò di condizioni economiche più favorevoli nell’alta antichità che nel passato recente”[1]
Re nato da Sparè a Vicenza sulle tracce di Prosdocimi, Fogolari, Raffaele Battaglia, Francesco Zorzi (1939) Alessio De Bon 1926 [2] Cipolla
Nel 1926 De Bon esegue dei rilievi nella lama descritta nel XX° Canto Inferno da Dante, sulla Foce / Hostilia Hostium / dove l’LVL anche oggi vorrebbe distendersi, e chiamata Menago.
Non molto ha corso , ch’el trova una Lama , ne la qual si distende e la ‘mpaluda; e suol di state talor esser grama.
Li per fuggire ogne consorzio umano , ristette con s suoi servi a far sue Arti , e visse e vi lasciò suo corpo vano.
Li uomini poi che ‘ntorno erano Sparti s’accolsero a quel loco , ch’era forte per lo pantan ch’avea da tutte le parti.”
La lama forma uno dei sette Mari del BOS<’AVL e sulle tracce di Virgilio Dante, De Bon, Bresciani, scopro il santuario dove per decenni ma ancora oggi transito senza rendermene conto causa l’Umanizzazione.Come De Bon anch’io il 27 maggio 2005 mi reco a visitare il famoso “Castello che non ha più l’argine alto due metri e cinquanta come l’aveva visto de Bon. Oggi il catello è completamento pianeggiante ma ancora oggi si riconosce la forma dal colore del terreno, e dai trovamenti d’infiniti cocci di ciotoli, regolarmente fresati ad ogni stagione di preparazione dei terreni per l’agricoltura. Per fortuna, io compreso, tentiamo di mettere in salvo dalla distruzione salvare qualcosa. In tantissimi recuperiamo qualche ciotolo , qualche coccio, che ci aiuti a capire cosa facevano, cosa credevano, cosa pensavano, come praticavano le arti , i nostri AVI.
Comunque De Bon . misura il “castello” e lo descrive a forma ovoidale con un asse nord sud di 500 mt, e un asse est ovest di 390 metri. Esegue un disegno, in pianta e una sezione trasversale evidenziando una protezione perimetrale alta metri 2,50 di terra ancora esistenete in quell’anno (1925 ?!).
Traccia intorno i segno di una “cavezagna” , acqua intorno al perimetro ovoidale e sopra l il camminamento di terra sopraelevata trova un giacimento litico di ciotoli lavorati (chissà se c’. In un punto interno all’ovale, trova le tracce di capanne romane, di nuovo sopra il terrapieno, “avanzi romani, e per ultimo all’esterno del “Castello Ovale” avanzi di costruzione romana.[3]
Si vede una grande analogia con la ricostruzione delle fortificazioni di Smyrna (IX – VIII a.C.)[4]
Guadare il Meduaco isole spaerse dell’età del bronzo deve essere stata impresa poco raccomandabile ai non amici dei palafitticoli Venti.
Quello che era acqua libera fresca, chieta, dall’eridano
ANNEIANUM =
Montagnana
Vicus Varianus
Serninus (Sermide ?)….s
I Lago grande Menago= Meduaco
Dai laghi grandi se riva presto dal Tartaro(uga) se riva tardi.
In mezo a l’acua dolzse chieta lenta e ciara che par ferma na distesa de isole bele da ramedel a sparè al mar medi acueo al porto dela dodicesima lucumonia.
I Laghi grandi Menago=Meduaco
Isolani
ABITANTI 128.589 DESTRA ARGINE
Kmq 70.637 acqua e polesele
DESTRA ARGINE
Età del bronzo BOS<’AVA UNO DEI SETTE MARIE
673 kmq polesella
70.000 kmq acqua
Età odierna
673 kmq acqua
70.000 kmq polesella
Le poesie del Menago
Giustar el Canoto (calatafar)
Cisan
Menago
Magnar le more
El tema in clase
Numarar par uno
Ferajs
Sete MARI Endolaguna sbocavano nel Adriatico, superati i lidi.
Campagne di scavo
A Vicenza si sono svolti in Contrà De’ Proti 3, il
16 febbraio 2004
conferenze su:
“Vicenza nel suo divenire urbano.”
23 marzo 2005
“I Nodi urbanistici tra periferia e centro storico” Relatore Resp. Beni storici Artistici Comune di Vicenza Geom. Renato De’ Paoli
Repertorio
Elenco, registro di Notizie e informazioni varie di facile consultazione.
Repertoriare
Mettere, includere nel repertorio .
Inserire in un elenco, in un registro, notizie e informazioni per la facile consultazione.
Datazione
Ritrovamenti nelle isole Sabionare Caneviere
La Sopraintendenza ha avuto segnalazione di ritrovamenti di selci tipo Paleolavei Menago e Laghi alle isole spaerse sabionare caneviere , tra la chiave dell’Alpon e Cucà l’acqua a Padova e Vicenza. Sono simili anche a quelle dello strato B della Grotta di san Bernardino: Bulino, grattatolo, becchi , punta, punta doppia, punta carenoide, raschiatoio laterale, raschiatoio trasversale, raschiatoio triplo , raschiatoio carenoide trasversale, raschiatoio latero-trasversale a base assotigliata , denticolato, nuclei . Sono attribuite al Bronzo Finale [5]
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Palafitte: esaminati 100 pezzi di campioni di pali in legno serviti per costruire le palafitte.
Esame Istologico
Scelta a caso:
Frassino 2%
Abete Bianco 20%
Abete Rosso 7%
Pino Silvestre 15%
Tasso25%
Larice9%
Quercia19%
Olmo 3%
Fonte:Battaglia [6]
Un miliardo e settecento milioni di metri cubi di acqua pompati via ogni anno dal Veneto, da 20 consorzi.
Dai laghi grandi se riva presto dal Tartaro(uga) se riva tardi.
Guadare il Meduaco isole
SZerca l’acua te catarè la verità!
Cerca l’acqua
troverai la verità
Gazzo=Gaio=Ganszo
Isola Scala
Nogara=
Insula cenensis
Insula due robores[7]
Sezione torbiere Spaerse Menago Lago
1 Torba sconvolta
2 Humus
3 Vegetali foglie
4 Phragma e palificato
5 Crea gialla maron
descrizione:
Palafitte con ordito di tronchi d’albero lunghi fino a 12 metri disposti parallelamente a distanza variabile , non inferiore ai 50 centimetri e attraversati sotto e sopara da tronchi e tavoloni. Una parte dei tronchi conservava la corteccia e qualche moncone di ramo qua e là, aderenti all’impiantito, dei pali piuttosto corti e sottili, squadrati stavano infisi nel terreno creoso per tenere in sesto la costruzione. Pochi altri, più grossi, a sezione rettangolare e terminanti superiormente a forcella reggevano lunghe travi.. La stratigrafia è stata ottenuta tagliando trasversalmente l’area scoperta alla maggiore profondità consentita dai mezzi rudimentali messi in azione per vuotare l’acqua filtrante nella trincea dalla falda freatica che normalmente sta al livello del terreno. [8]
…la torba che buta fora na nebbiolina fina e un fumo lezero che bee l’umidità e quando la vol da ela sola la le dà indrio…[9]
….la lama indoe se distende e solo d’istà, ciare olte , in verità la se suga….[10]
traduzioni:
Re nato a Sparè da sedesani a Vicenza[11]
Nelle isole Sparse assai avanzata era anche la tessitura, testimoniato dall’uso di stoffe colorate. L’armamento caratteristico dei guerrieri era costituito da arco e frecce, pugnale triangolare, alabarda e ascia da combattimento. L’incenerazione era il rito più diffuso mentre l’inumazione con corredo era un rito raro.
L’età di Polada fu un lungo e tranquillo periodo di consolidamento e di sviluppo delle tecnologie artigianali applicate anche a quelle legate alla navigazione interna (piroghe e barche adatte a bassi fondali come le scandole).
Quete culture delle isole spaerse ebbero intensi rapporti commerciali, sociali e politici con l’europa e il Baltico, e fecero sentire il loro influsso su tutte le civiltà perilacustri adriatiche ioniche tirreniche egee, e si consolidò mutando, quando verso il 1600 a.c. arrivarono nuove correnti culturali con innesto dei nuovi venuti.
P.F. quota 13,27
esagono A
Adria e le isole Sparse Menago intorno faceva parte di una delle dodici lucumonie ed era governata da un Lucumone. Era unita politicamente con altre 11 città principali. Si associò alla confederazione che non aveva leggi e regole rigide, ma di volta in volta si decideva le alleanze e le coalizioni necessarie per difendersi o/e attaccare. Adria e le isole spaerse facevano parte di un grande emporio commerciale politico-economico , svilupparono i commerci e la diplomazia, per via d’acqua dall’egeo al tirreno, dall’adriatico allo Ionio. Aveva frequenti contati con Spina, Cerveteri, Tarquinia, Vulci, ma anche con le civiltà Danubiane della Pannonia, e quelle della Bretagna, e dei Baltici. Le Isole spaerse del Menago fino ad Adria erano cinte da acque e ricoperte da una imponente foresta planiziale. Le Isole Sparse insieme con Adria, Manto, Vicenza, Padova, Altino,Ravenna Spina, sfruttavano la posizione solida naturale poiché riparate dai “Sette Marie dai litorali con profonde gole e estuari, irrobustite nell’evoluzione da murature in pietra spesso di dimensioni massiccia.Veneti Latini e Etruschi si allearono spesso tra di loro con mutuo rapporto di assistenza ( Vi e IV secolo) fu così che anche le isole spaerse con Adria godettero lo sviluppo organizzato alla “Veneziana” ovvero con accessi dall’acqua da una parte e all’asciutto dall’altra.
Gli edifici poggiavano su palafitte lignee profondamente conficcate nella torba [12]
Grandi distese d’aqua dolce circondavano le isole Sparse che erano ricoperte dalla “foresta planiziale” (BOSC’AVE CIAVE’). La foresta insegnò ad inventare e impratichirsi di infinite lavorazioni del legno e quindi a costruirsi utensili in bronzo sempre più adatti ad eseguire queste lavorazioni. Il ritrovamento di asce, azze, sgorbie, tra i vari manufatti , indica una diffusa attività di lavorazione del Legno. Le varie isole e culture e rano collegate tra di loro anche da un commercio a luinga distanza di beni non deperibili ma mobili, come ornamenti, pietre etc..
Questo fiorire di scambi e di beni consentì una densità più alta di popolazione . L’incremento demografico obbligava questi gruppi ad adattare la loro strategia di sopravvivenza.La caccia e la pesca erano ben sviluppate ma fu il commercio a fornire i mezzi per continuare a favorire l’aumento di densità della popolazione. Inoltre il baratto di oggetti in cambio di cibo e sale tra gruppi vicini creò un sistema di distribuzione complesso che superò le fluttuazioni di abbondanza carestia.
Cinturoni al Museo “ Colonia Veneta”
A sinistra si sviluppa una fascia rettangolare lunga cm 74, alta cm 11,5 che ha all’estremità tre anelli, questi di fero , intervallati , nei quali , secondo le dimensioni del dignitario veniva introdotto il gancio. Anch’essa è fittamente ricoperta di leggerissime delicate incisioni con lepri e cerbiatti. Nella parte terminale che rimaneva nascosta sotto la pancera, sono incisi due riquadri figurati: due animali araldicamente affrontati tengono sollevati per il collo due cerbiatti , al di sotto è un cervo pascente ; li precede un piccolo cavaliere in groppa a un grande cavallo di cui due belve , dirette in senso opposto, azzannano le gambe sotto il cui ventre , a mo di riempitivo è una grande palma : gustosissime scene d’arte veneta antica di indirizzo popolare , mescolato al repertorio.
La giurisdizione di I, II, III, istanza nel civile e nel criminale s’era preso i Cappello. Il Vicario di Istanza era d’ ordinario quello di Sanguinetto [13] come risulta dagli atti qui contenuti[14]
Vicariato di Cerea 1704 1707[15]
Vicariato di Gazzo 1690 ottobre 11[16]
Vicariato Bovolone 1723
1800 = I processo
Vicariato di Nogara[19]
ARNALDO FUSINATO
NEI GIORNI PAUROSI DEL SARVAGGIO
DIEDE
IL VERSO GIOCONDMENTE ARGUTO
IL CUORE AUDACE
IL VALIDO BRACCIO
PER LA LIBERTA’ DELLA PATRIA.
AL POETA POPOLARE
AL SOLDATO ANIMOSO
DI MONTEBELLO VALLARSA VICENZA VENEZIA
AL NOBILE CITTADINO
CHE OSPITE DI VERONA
IN QUESTA CASA PRESSO LA FIGLIA
SPERGEVASI IL 28 DICEMBRE 1888
Museo civico di storia naturale
Sezioni di botanica e preistoria
Studi e laboratori
Museo di storia naturale della romagna
“p. zangheri”
corso Cavour camillo benso civico 11 verona
LE PALETTA RITUALE IN BRONZO
Inventario:___________________
PALETTA isola
BARBUGINE (Barchine)
tra Sparse , San Zen, San Vito
ENDOLAGUNA
PALEOALVEO MENAGO
( TROVATA Vicino a
45° 13’lat. Nord
11° 10’ Long. Est.)
Verona, già al
Museo Civico Archeologico al Teatro Romano (ora (6.11.2006) in cassaforte in Museo contrà Cavour n. 11 Verona, Palazzo Gobbetti n.d.r. ).
Dalla località San Vito , sul confine tra Isole Comuni Asparetto sul Menago e Cerea (Verona) a 45 metri dalla ferrovia Mantova Legnago
C. Cipolla, Notizie Scavi , 1885. 489.
G. Gerla Madonna Verona. 2. 1908, 42sg., fig a pag 43. B.P.I. 34, 1908, 77 sg.
MESSERSCHMIDT, 88
Perfettamente conservata. Patina Verde. Lunghezza cm. 27,4.
La forma del cucchiaio è pressoché rettangolare ad angoli smussati, ma con un più accentuato arrotondamento di tutto il
taglio inferiore. Il risalto marginale, limitato al lato superiore, si configura con due
branche che si dipartono dal
manico e scendono con lieve inclinazione a spiovente. ( omissis) ( altre palette ) tarde e periferiche tutte dell’area veneta (sono ndr) imitazioni , (omissis) hanno il manico con la fressurazione amigdaloide del fusto (Tipo Venetico A), mentre (omissis) qui il fusto del manico è costituito da una verga diritta a mezzo-tondo che si dirama alla
sommità per dara luogo alla caratteristica testa a tre occhielli. Questa, tuttavia , è espressa con estrema sobrietà , senza manierismi o barocchismi di sorta. Non vi sono, infatti, né lunghe stanghette di raccordo, né ingrossamenti od assottigliamenti in questa o quella parte: i due
occhielli laterali si congiungono direttamente, senza
raccordo, si che il terzo risulta di forma triangolare, ma amigdaloide.
La
costola del manico è ornata di una fila di puntolini incavati di varie dimensioni e ad andamento irregolare che continuano sulle branche superiori del cucchiaio. Tracce di decorazione a file concentriche di puntini sono pure visibili nella
parte alta della faccia anteriore di questo.
Lo scavo casuale (fu fatto in coccasione della costruzione della Ferrovia Mantova Legnago) dette pochi altri pochi materiali che dalla descrizione d del Cipolla vengono riferiti genericamente alla cultura paleoveneta, ma che sembrano costituire un milieu di notevole arcaismo che conferma l’impressione data dal pezzo in sé, sia per la elementarità dell’ornato a puntini, sia per il confronto con i manufatti della “fonderia”. Tanto è vero che il MESSERSCHMIDT assegna il corredo al II periodo atestino.
Potremo, con il pezzo di (isole sul Menago vicino a 45°13’ lat. Nord e 11° 10’ longitudine Est) Barbugine, essere di fronte ad una delle più antiche elaborazioni venetiche…[20] (omissis) .
Particolarmente ricca è la documentazione nell’acqua Veneta.
Gran parte dell’Italia centrale e tutta l’Italia Meridionale è muta.[21]
[1]Zorzi Stazione Palafitticola preistorica e romana Atti e Memorie della Accademia di Agricoltura e lettere di verona seie V. Vol. V Verona 1955
[2] De Bon Alessio Storia e leggenda della Terra Veneta Tipografia “Pasubio” Schio 1941 XX E.F.
[3] Ibidem Zorzi Stazione Palafitticola .
[4] Cambrindge
[6] Raffaele Battaglia
[7] Ibidem,De Bon Alessio Storia e leggenda pag. 202
[8] Francesco Zorzi Centro studi preistorici e archeologici Varese Musei Civici di Villa Mirabello – SIBRIVM Museo Civico di Storia Naturale – Verona – Vol. pag. 157.
[9] Virgilio Eneide X,201,2
[10] Dante XX° canto inferno
[11] Renato De’Paoli
[12] Enciclopedia di Cambridge pag. 254 Archeologia Editori la terza e Fifli SPA Roma-Bari 1981 Milano – Titolo Originale The Cambridge Enciclopedia of Archeology 1980 London.
[13] G. Beozio “Comuni, giurisdizioni e vicariati delle provincie veronesi
[14] Archivio stato Verona Pretura Legnago Busta 646 già in Sanguinetto
[15] ASVR busta 646 ibibem
[16] ASVR busta 646 ibibem
[17] ASVR ibusta 646 bibem
[18] ASVR ibusta 646 bibem
[19] ASVR ibusta 646 bibem
[20] Mario Zuffa Le Palette rituali in bronzo pag . 138 139 140 Atti e memorie Deputazione di storia patria per le provincie di romagna Nuova Serie Volume VIII Anno Accademico 1956- 57 Rimini 1959 / Presso la deputazione di storia patria Bologna 1960.
[21] M. Zuffa ibidem.
ISOLE SPARSE DAL VERME SCALA VISCONTI VENEXIA SPARXI
DAL VERME –VISCONTI – SCALA - D’ESTE – CANOSSA- SANE BONIFICO – ISOLE – VENEXIA -
- - FRANCESCO GONZAGA MANTOVA PRIMA E’ AL SOLDO DEI VENEZIANI POI PASSA COI VISCONTI
1337
GUERRA ISOLE INTORNO CASTAGNARO CASTEL BALDO PLAV/A/E PIEVE/I BADIE/A BADESSA/
- JOHN HAWKWOOD DETTO/ RIBATEZZATO GIOVANNI ACUTO DA MACCHIAVELLI BATTE L’ESERCITO DALLA SCALA INTORNO AL LAGO ISOLE MENA’ GO CASTAGNARO CASTEL BALDO – PLAVA BADIA
VISCONTI
NICOLO’ PICENINO
GATTAMELATA
COLLEONI
LOREDAN
SFORZA
CARRARESI PADOA
1338
GUERRA NAVALE SU A< ISOLE CASTAGNARO, SPIN BECA’ MENA’ GO CASTEL BALDO
1339
1390
NASCE A Carmagnola FRANCESCO DI BARTOLOMEO BUSONE DETTO POI CONTE DI CARMAGNOLA ( 1390 W 1432 )
FINE SECOLO XIV
1400
SECOLO XV
1405
ISOLE SPARSE PREVALEVA ANCORA LA PASTORIZIA E LE ISOLE E I CAMPI ERANO APERTI, CIOE’ SENZA CONFINI A LIMITARE LE SINGOLE PROPRIETA’[1]
1428
PACE DI FERRARA
1433
PACE DI FERRARA
· LEON BATTISTA ALBERTI –
- COSIMO MEDICI ESULE A VENEZIA –
- DOGE VENEZIA –
1438
- IMPERATORE SIGISMONDO , RE D’UNGHERIA DI GERMANIA DI BAVIERA ULTIMO FIGLIO DELL’IMPERATORE CARLO V – NON LASCIA DISCENDENTI DIRETTI – VIENE ELETTO ALBERTO II DELLA DINASTIA DEGLI ASBURGO –
NICOLA TREVISANI CAPITANO DELL’ARMATA VENETA SUL PO VIENE ALLE PRESE COI GALEONI DEL DUCA CARMAGNOLA.
1436 1439
EUGENIO IV SOGGIORNA A BOLOGNA E FERRARA
1439
FIRENZE
IL CONCILIO
1434 1440
CARTEGGIO INDIRIZATO A COSIMO DEI MEDICI/ CORRISPONDENZA A CARATTERE POLITICO - MILITARE E LETTERE DI RACCOMANDAZIONE..
- FRANCESCO SFORZA, VISCONTE DI COTTIGNOLA
- CONTE ADRIANO MARCHESE E VICARIO PONTIFICIO MARCA ANCONETANA
AL CAMPO DELLA LEGA PRESSO ISOLE BIONDE (VERDE DESIGNA’ DALLE ISOLE) 29 OTTOBRE 1440[2]
MITTENTI:
· NICOLO’ III D’ESTE PRINCIPE DI FERRARA
· SANTI BENTIVOGLI PRINCIPE DI BOLOGNA
(GRANDE MODIFICATORE SUL CONFINE DEL PO)
ANTONIO LOSCHI : UMANISTA E SEGRETARIO PAPALE IN VICENZA.
1439 LUGLIO GIORNO 2
ANTONIO LOSCHI SCRIVE DA VICENZA A COSIMO DE MEDICI
“EL VOSTRO ANTONIO DE LI LOSCHI , SEGRETARIO PAPALE”
A TERGO: SECTABILI ET GENEROSO /VIVE DOMINIO/ COSME/ DE MEDICIS AMICO SUO / HONORANDO
ARCHIVIO STATO FIRENZE
ARCHIVIO MEDICEO “
SEGNATURA ACQUISTI E DONI “
383
A CURA RAFFAELLA MARIA ZACCARI
1440
BATTAGLIA DI ANGHIARI (O ANGIARI?)
VITTORIA DI FIRENZE DI
- COSIMO DE MEDICI
RIENTRATO DALL’ESILIO VENEZIANO / VITTORIA ACQUISTATA GRAZIE ALL’AIUTO DI
- NICCOLO’ PICCENINO
(FAMOSO PER AVER MESSO A FUOCO LE ISOLE SPARSE E SPARE E IL CASTELLO SUL MENAGO al servizio dei Visconti.A caccia dell’eredità diREGINA Verde in Visconti nipote Verde Isole Bionde Spase paleoalvei Po Tartaro Tregnon MenagoLavegnoRidenza VNIVERSIXA’ ).
1440 OTTOBRE 29
CORRISPONDENZA A CARATTERE POLITICO - MILITARE E LETTERE DI RACCOMANDAZIONE..
- FRANCESCO SFORZA, VISCONTE DI COTTIGNOLA
- CONTE ADRIANO MARCHESE E VICARIO PONTIFICIO MARCA ANCONETANA
AL CAMPO DELLA LEGA PRESSO ISOLE BIONDE ( TREGNON MENAGO CASTELLO DI VERDE DALLE ISOLE BIONDE DESIGNA’ SPOSA A ALBERTO I SCALA) [3]
29 OTTOBRE 1440
ORIGINALE CON SIGILLO; MM 152 X 1439
1440 OTTOBRE 29
CIARPELLONE DA SAN SEVERINO
AL CAMPO DELLA LEGA PRESSO ISOLE BIONDE
( TREGNON MENAGO CASTELLO VERDE ISOLE BIONDE DESIGNA’ SPOSA A ALBERTO I SCALA) 29 OTTOBRE 1440
ORIGINALE CON SIGILLO; MM 152 X 1439
ARCHIVIO STATO FIRENZE
ARCHIVIO MEDICEO “ – INVENTARIO E REGESTO -
SEGNATURA ACQUISTI E DONI “
383
A CURA RAFFAELLA MARIA ZACCARIA
1441
ANTONIO DEL LOSCHI MUORE
1450
Dopo il 1450 i fondi sulle Isole si “chiudono”[4] e vengono limitati gli usi civici, con siepi, fossi, alberi; tramonta la pastorizia i paleoalvei del Po Tartaro Tregnon, Menago, Lavegno, Gua’, Bachinon, vengono utilizzati a “pradi”, e “piarde”. Si accentua l’interramento delle Isole Sparse e i Veneziani iniziano la colonizazione della “terraferma”
1457
CARTEGGIO INDIRIZZATO A
- COSIMO DEI MEDICI
IN POSSESSO ALL’ANTIQUARIO H.P. KRAUS DI NEW YORK[5]
1477 LUGLIO 20
LETTERA INDIRIZZATA DA VICENZA
MITTENTE NIPOTE DI ANTONIO DEL LOSCHI A
LORENZO DE MEDICI (IVI,35,640)[6]
A
ACUA DOLZSE E SCETA
BELA PULITA
CIARA FRESCA
PALAFITE SPERSE ATORNO AL LAGO IN DOE FORMA EL MENAGO
L’I DOVE EL PO TE BASA
IN MEZO ALE ISOLE VIZSINE DISTANTI
DE ANTICHI OMENI DONE BUTELETI
CHE VIVE SU L’ORLO DE L’ACUA DOLZSE E CHIETA,
LARGA DE AUTUNO
PIU STRETA D’ISTÀ COME AL CONTRARIO LE ISOLE.
SU LE ISOLE EL SIE DE GENAR S’IMPIZA EL BURIOLO,
MA PRIMA EL RECIAMO PARCHÈ TUTI I RIVA SU L’ISOLA
A VEDAR EL PIÙ GRANDE QUEL CHE SMORZA PAR ULTIMO,
E PO AVANTI SE NE IMPIZA N’ANTRO E QUEI CHE POL E CHE VOL CORE LÀ.
OGNI ISOLA FA EL SUO.
A RONCHIEL RISPONDE ISOLA BELA, BARBUGINE CIAMA FERAMOSCHE
L’È TUTO UN RECIAMO CHE UNISE L’AUSPICIO DELA NATURA CHE DISE
CON L’OMO SON SVEIÀ FRA POCO L’È PRIMAVERA.
El 28 de magio se spanpina i fiori.
El 29 de giugno se fa la barca delle isole sane piere con la ciara de l’ovo butà nel fiasco a boca larga e meso su la finestra la sera e tirà drento la matina dopo.[7]
GHE’ UN POSTO FU/A/MOSO BAGNA’ DA L’A PA MEZO DA NA FOSA DEL TARTARO E CHE SE CIAMA FILISTINA
I VECI ANTICHI L’A CIAMA’ PAR TANTO TEMPO ISOLE BONVICO; QUEI VEGNU’ DOPO L’A CIAMA’ ROADIGAS; PARCHE’ IN CHELE ISOLE GHE PIEN DE ROE E ROSE.
TRADUZION
VI E’ UN LUOGO FAMOSO, BAGNATO DALLE ACQUE DERIVANTI PER MEZZO DI UNA FOSSA DAL TARTARO E CHE SI CHIAMA FILISTINA. GLI ANTICHI LO CHIAMANO PER LUNGO TEMPO BUONVICO; I POSTERI LO DISSERO RAODIGAS; PERCHE’ QUEL LUOGO PRODUCE CONTINUAMENTE ROSE.
TRADUZIONE
IGNIS LOCUS, EST QUEM TARTARUS IRRIGAT UNDIS PER FOSSAM DUCTIS , QUAE PHILISTINA VOCATUR QUEM DIXERE BONUM VERES PER TEMPORA VICUM….. [8]
1500
BRUSONI POETA PRECETTORE SU ROVIGO “ DE ORIGINE URBIS RHODIGINAE XOXISQUE PENINSULAE.”[9]
[1] AUGUSTO FERRARINI – QUADERNI NUOVA PRESENZA – ISOLE SPARSE – ACEREXA – 1985 – INEDITO -
[2] RAFFAELLA MARIA ZACCARIA - ARCHIVIO STATO FIRENZE ARCHIVIO MEDICEO “ – INVENTARIO E REGESTO - TRE INEDITI - SEGNATURA ACQUISTI E DONI “ 383 -
[3] RAFFAELLA MARIA ZACCARIA - ARCHIVIO STATO FIRENZE ARCHIVIO MEDICEO “ – INVENTARIO E REGESTO - TRE INEDITI - SEGNATURA ACQUISTI E DONI “ 383 -
[4] AUGUSTO FERRARINI – QUADERNI NUOVA PRESENZA – ISOLE SPARSE – ACEREXA – 1985 – INEDITO -
[5] RAFFAELLA MARIA ZACCARIA - ARCHIVIO STATO FIRENZE ARCHIVIO MEDICEO “ – INVENTARIO E REGESTO - TRE INEDITI - SEGNATURA ACQUISTI E DONI “ 383
[6] RAFFAELLA MARIA ZACCARIA - ARCHIVIO STATO FIRENZE ARCHIVIO MEDICEO “ – INVENTARIO E REGESTO - TRE INEDITI - SEGNATURA ACQUISTI E DONI “ 383
[7] RE NATO DE PAOLI ISOLE SPARSE VNIVERSIXA’ PO MENAGO TIMAVO
[9] ROVIGO DI ALBERTO BROGLIO ATTI DELL’ACCADEMIA DEI CONCORDI DI ROVIGO 1941 XIX ROVIGO ISTITUTO VENETO DI ARTI GRAFICHE
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